venerdì 15 gennaio 2010

Bea de Giacomo

Bea è una fotografa, Bea ha ventotto anni, Bea ha il volto più bello del mondo, Bea adora gli unicorni, Bea vuol comprarsi un ukelele, Bea un giorno andrà a vivere in una roulotte in mezzo alla natura, Bea la conosco da quando aveva i dread, Bea è questa:

Qual è stata la prima foto tua che ti è piaciuta?

Non ricordo la prima che mi è piaciuta, mi viene in mente la prima che ho stampato però: era in bianco e nero. Avevo fotografato il mio fidanzato di allora; ci eravamo appena svegliati ed eravamo ancora nudi nel letto. L’ho fotografato di schiena… Risultato soddisfaciente!


Qual è la macchina fotografica a cui sei più affezionata?

E’ la Contax T2: è una compatta a pellicola degli anni ’80. Mi piace perché è piccola e la puoi portare in giro comodamente e poi, è automatica e questo ti permette di fare foto al volo senza preoccuparti troppo della tecnica. Le macchine “professionali” ti costringono in qualche modo a fare lavori più “programmati”, studiati in base al risultato che vuoi ottenere. La Contax invece ti permette di essere nel momento, di fotografare la realtà e ottenere un risultato più intimo.

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Spazi, panorami, natura, meglio se con una figura umana all'interno


Qual è la cosa più bella che hanno detto di te?
Che sono un genio

Cosa succede fisicamente quando ti ritrovi di fronte ad un soggetto da fotografare?
Dipende dal soggetto…. Se si tratta di un ritratto, provo qualcosa di simile a un “senso di vergogna” : la persona ritratta è lì davanti a me e, mi guarda, in qualche modo si aspetta qualcosa. In quel momento è come se fossi io al centro dell’attenzione anche se sono dietro l’obiettivo. e io, sono una persona timida, non amo avere gli occhi puntati addosso. A volte può accadere anche che mi tremino le mani ma, è un attimo. Un’altra cosa curiosa che mi succede è che smetto di respirare. Sì, nell’attimo in cui scatto, smetto di respirare e - le persone che fotografo - mi dicono che sorrido.

Quando, sei contenta di te?
Quando seguo il mio istinto e faccio cose che, apparentemente, non sembrano le più adeguate ma poi sono apprezzate.

Una volta scattata una foto, quanto ci lavori dopo?
Non molto… Lavoro principalmente in pellicola, quindi poi scansiono le foto e le rendo digitali. Sistemo il file dopo la scansione, e, devo ammetterlo: ogni tanto devo raddrizzare l’orizzonte...

Il tuo sogno, sarebbe fotografare…?
Lo spazio, dallo spazio.

Il motto della Bea è?
In ordine sparso: Facciobrutto!; “Ama tutti credi a pochi e non far del male a nessuno”; Non pensarci…

Luce preferita?
In controluce


Mi dai il nome di un tuo amico artista?
Matteo Nuti

(durante questa intervista sono state bevute due bottiglie di vino, fumate sei sigarette a testa, mangiate due pizze, fatta una videochiamata, aggiornato svariate volte il profilo su facebook, ricevuta una telefonata anonima, visti N° tot video su youtube, letto delle vecchie lettere, andate due volte in bagno e ascoltato Chopin, Beatles, Explosions in the sky, Apostle of Hustle, Devendra Banhart, Fink, Smith Westerns, Sufjan Stevens, Sam Yahel, Kate Nash, Flaming Lips. YEP!)

Bea la trovi qui

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